La Valbiandino è una valle della Valsassina che si estende dal comune di Introbio fino ad addentrarsi a nord-est, alle pendici del Pizzo Tre Signori.
Questa valle, ha avuto nei secoli una particolare importanza. Punto di transito, ricca di acqua e pascoli, questa conca venne percorsa da eserciti, mercanti, pellegrini in quanto rappresentava il collegamento più breve tra la pianura e la Valtellina.
La Valbiandino è inoltre un ottimo punto di partenza per moltissime escursioni. Dalla vetta del Pizzo dei Tre Signori ai Piani di Bobbio, ma si può raggiungere anche la Val Varrone con il suo omonimo rifugio o il Santa Rita. Ecco alcuni itinerari da e per la Valbiandino:
- Da Pian delle Betulle alla Val Biandino: circa 2 ore e mezza, sentiero escursionistico
- Sul Pizzo dei Tre Signore dalla Val Biandino: circa 2 ore e mezza, sentiero per escursionisti esperti
- Giro dei Laghi del Bitto: con partenza dal Santa Rita, necessaria un’intera giornata
- Val Biandino e Lago di Sasso da Introbio: 3 ore e mezza, sentiero escursionistico
Informazioni generali
- Punto di partenza: Introbio, Lecco (586 metri di quota)
- Punto di arrivo: Rifugio Madonna della Neve, Valbiandino (1595 metri di quota)
- Sentiero: numero 40 – Via del Bitto
- Durata: circa 6 ore a/r per una percorrenza di 20km a/r
- Dislivello: circa 950+ metri
- Difficoltà: media, è richiesto un buon allenamento fisico
Da Introbio al Rifugio Tavecchia
Questo trekking si estende nella bella Valsassina, con partenza dal comune di Introbio. Dovrai lasciare l’auto lungo la strada in quanto non esiste un vero e proprio parcheggio. QUI trovi le indicazioni di Google Maps.
Per raggiungere la Valbiandino, hai due possibilità. La prima è quella di seguire il sentiero per circa 3 ore, la seconda è quella di farti portare a valle con il servizio di Jeep messo a disposizione dal Rifugio Tavecchia che, in soli 15 minuti ti farà raggiungere la tua meta.
Io ho optato per la salita a piedi, seguendo il sentiero n. 40, indicato come la Via del Bitto.
Si tratta di un sentiero a prevalenza nel bosco, senza alcun tipo di difficoltà tecnica, se non per la durata dell’itinerario che si aggira attorno alle 3 ore se si considerano un paio di piccole soste.
Ti troverai ad attraversare un ponticello sul Troggia, giungendo in circa un’ora alla Fontana Sa Carlo, ad un’altitudine di 1.060 metri di dislivello. Proseguendo sulla carrabile, arriverai all’Agriturismo La Baita e il sentiero riprenderà nel bosco, attraverso alcuni pietrai.
In circa 2 ore e mezza per i più allenati, o 3 ore per i meno, ti troverai alla Bocca di Biandino, dove si trovano il Rifugio Tavecchia e il Rifugio Valbiandino.
Costruito nel 1928, è sempre stato ed è anche oggi un punto d’appoggio e di partenza per numerose escursioni e ciaspolate. Strutturato su tre livelli, al primo piano ci sono una sala bar e due ampie sale pranzo. Al secondo piano ci sono le camere, matrimoniali e da 4 e 6 posti riscaldate e con bagno. Al terzo piano invece ci son altre camerette da 6 e camerate ideali per gruppi.
Dal Rifugio Tavecchia alla Madonna della Neve
Dalla Valbiandino partono numerosi sentieri, tra cui quelli che portano al Rifugio Grassi e al Rifugio Santa Rita.
Per raggiungere il Santuario Madonna della Neve, dove si trova anche l’omonimo rifugio, dovrai proseguire lungo il semplice e largo sentiero che percorre la valle. Questo tratto ha un tempo di percorrenza di circa mezz’ora.
Il Rifugio Madonna della Neve ha riaperto nell’estate 2019, con una struttura completamente rinnovata ed una nuova gestione. Vanta di un’ottima cucina, ed il servizio è sempre gentile e curato. Avrai anche la possibilità di trascorrerci la notte, grazie alla presenza di camere da due, quattro o sei letti a castello.
Se vorrai, potrai spingerti anche oltre fino ad arrivare al Lago di Sasso, situato proprio ai piedi del maestoso Pizzo dei Tre Signori.
Dietro la curva 
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