La Valmalenco è ricca di sentieri e rifugi, tutti unici, da scoprire e visitare almeno una volta. Possiamo trovare alternative per ognuno di noi: passeggiate per famiglie con bambini, ma anche traguardi importanti, come il rifugio Marco Rosa a 3600 metri, per i più esperti.
Tra i trekking in Valmalenco più conosciuti, ci sono sicuramente quello al Lago Palù da Barchi, visitato personalmente sia in autunno che in inverno, e l’escursione che da Chiareggio porta al Rifugio Gerli-Porro.
Informazioni utili
Per raggiungere la bella e solitaria Valle Entova da Sondrio, con la provinciale 15 della Valmalenco, dovrai superare il paese di Chiesa in Valmalenco e raggiungere la località San Giuseppe. Arrivato ad un bivio, mantieni la destra sulla strada ben segnalata per i rifugi Palù. Motta, Longoni ed Entova.
Avrai quindi due possibilità per lasciare l’automobile. La prima è quella di posteggiare nell’ampio parcheggio a pagamento accanto al ristorante Sasso Nero (QUI le indicazioni Google Maps). In alternativa, puoi salire ancora di alcuni tornanti e sostare l’auto presso il parcheggio Prati della Costa (QUI le indicazioni Google Maps).
Da Prati della Costa all’Alpe Entova
Dalla località Prati della Costa dovrai imboccare la strada agro-silvo-pastorale che risale a tratti sterrata e a tratti asfaltata.


Dopo una decina di minuti, troverai le prime indicazioni verso l’Alpe Entova, a un’ora di cammino. Il sentiero prosegue in costante salita, comoda e mai troppo ripida. Oltrepasserai alcuni piccoli torrenti e camminerai per la maggior parte del tempo tra gli alberi, pini e larici maggiormente.


Davanti a te, avrai lo splendido scenario della Val Sissone, con le cime di Rosso e Vazzeda, il monte Sissone e le cime di Chiareggio.
L’ultimo tratto, prima di raggiungere l’Alpe Entova a quota 1.917 metri, è dolce e con pendenza minima. Le antiche baite dell’alpe sono state ristrutturate di recente, e regalano uno scenario poetico.


Sulla destra avrai i bei chalet in legno, in mezzo ad esse potrai anche far rifornimento di acqua grazie alla presenza di una fontana sorgente, mentre sulla sinistra, proprio davanti allo sfondo montano, potrai rilassarti su una bella panchina. Miglior punto panoramico della valle, per respirare ed assaporare tutta la bellezza di questo luogo.

Da Entova all’Alpe Fora
Dopo una sosta, è possibile proseguire verso diverse direzioni. Puoi scegliere di raggiungere il Lago di Entova in soli 5 minuti, Palolungo in 40 minuti, Carot in un’ora e dieci, scendere a Chiareggio in un’ora e mezza oppure proseguire in salita verso Alpe Fora in circa un’ora o per i più allenati, decidere di raggiungere il Rifugio Longoni.
Io ho preferito continuare la camminata verso l’Alpe Fora, un giusto compromesso tra tempo a disposizione e quota da raggiungere. Una volta superate le baite di Entova, salendo per una decina di minuti, sulla destra di aprirà un panorama da lasciare senza fiato. Il Lago di Entova, circondato dalla valle e incorniciato tra le montagne fino a perdita d’occhio. Anche qui, una piccola tappa è d’obbligo se si vogliono scattare alcune fotografie.

Procedendo, arriverai poi ad un bivio. In questo caso devi tenere la sinistra, e oltrepassare la sbarra che segna l’inizio dell’area di cava. Da questo punto, ancora poche centinaia di metri, e arriverai alla bellissima e isolata Alpe Fora a 2053 metri di altitudine.

Per il rientro, potrai facilmente ripercorrere lo stesso sentiero. In circa un’ora e mezza ti ritroverai al parcheggio Prati della Costa o, in altri dieci minuti, al parcheggio vicino al ristorante Sasso Nero.
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