Informazioni tecniche
- Partenza: Esino Lario, Alpe Cainallo
- Tempo (solo andata): 01:30
- Altitudine massima: 1719 m
- Dislivello in salita: 370 m
- Difficoltà: E
- Ristori: Rifugio Bietti-Buzzi
Il Rifugio Bietti-Buzzi, di proprietà del Cai Grigne di Mandello del Lario, è stato recentemente restaurato e riaperto al pubblico. È uno strategico punto di partenza per salite di vario livello, che ti porteranno in vetta al Grignone.
Nei pressi del rifugio sono collocate molte tra le più famose vie di arrampicate, come quelle del Sasso Cavallo, del Sasso dei Carbonari, ma anche le Falesie della cresta di Pancaformia.
Il percorso dal Cainallo al Bietti-Buzzi
Questa escursione, in provincia di Lecco, presenta un dislivello abbastanza limitato, nonostante alcuni punti in prossimità di ghiaioni e la modesta lunghezza del percorso.
In auto si raggiunge il Passo del Cainallo da Esino Lario e si prosegue fino a un parcheggio alla fine della strada. Per lasciare l’auto bisogna munirsi del ticket per il parcheggio, al costo € 4,00 per l’intera giornata.

Da qui devi seguire il sentiero n.24, sempre ben segnalato.
Ci si incammina in un bosco e, arrivati ad un bivio, si sale verso destra. Se invece si decide di proseguire sulla sinistra, si arriverà al rifugio Brioschi.
Superata la più ripida salita di tutto l’itinerario, il sentiero prosegue sulla sinistra lungo il crinale della montagna. Da qui il panorama inizia ad aprirsi, concedendoci scorci sul Lago di Como e sulle diverse cime che lo circondano.

Poco più avanti si giunge ad una piccola cappella dove è possibile formarsi per una sosta in prossimità di alcune panchine. Anche in questo punto il sentiero si dirama, una parte prosegue verso il Rifugio Brioschi, l’altra, che è quella che prenderemo, verso il Rifugio Bietti-Buzzi.
Proseguendo tenendo sempre la nostra destra, dopo qualche saliscendi, si arriva alla spettacolare Porta di Prada, una formazione rocciosa somigliante ad un arco sotto il quale è possibile ammirare una croce.

In questo tratto del sentiero, sarà facile incontrare camosci o marmotte. Questo è infatti il loro habitat ideale nel quale vivono. Ma non solo, le rocce che ci circondano sono ricoperte di antichi fossili. Prestando attenzione è possibile individuarne moltissimi!
Si prosegue attraversando alcuni ghiaioni e dei tornanti in discesa, per poi risalire fino al rifugio Bietti-Buzzi a quota 1719 metri. Il rifugio offre una bellissima visuale sul Lago di Como, sulla sottostante Lierna e, alle nostre spalle, si erge la ripida parete del Grignone.

Non si può certo dimenticare anche l’ottima cucina casalinga e le squisite torte che il Rifugio Bietti-Buzzi offre, ideali per rifocillarsi e recuperare le energie spese. Io ho provato la crostata ai frutti di bosco con la farina di saraceno, che bontà!


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